A giudicare dai “sintomi” parrebbe tutt’altro che un bel momento: insonnia, inappetenza, “farfalle nello stomaco” e mani sudate. Eppure sono queste, insieme a tanta energia e romantici batticuori, le conseguenze che l’innamoramento ha sul corpo. O meglio, le conseguenze della tempesta chimica che ci investe quando siamo certi di aver trovato una persona speciale.
Perché succede?
Lo spiega il dottor Angelo Gemignani, psicofisiologo dell’Università di Pisa: «Nel processo di innamoramento sono coinvolte 12 aree del cervello, che producono diverse sostanze i cui effetti sono simili a quelli provocati da certe droghe o dagli sport estremi».
La potenza dell’attrazione è tale che basta l’immagine dell’amato o dell’amata per causare terremoti. «Sottoponendo a risonanza magnetica il cervello di giovani innamorati mentre venivano mostrate loro foto del partner, si è visto che si attivavano le aree responsabili della produzione di dopamina (un neurotrasmettitore coinvolto nel meccanismo del piacere), di adrenalina (ormone che predispone l’organismo ad affrontare le situazioni di emergenza sul piano fisico ed emotivo) e di feniletilamina (un ormone che ha proprietà eccitanti) – dice lo psicofisiologo – Questo cocktail chimico induce, appunto, uno stato di eccitazione e di leggera vertigine, simile a quello provocato da una piccola dose di anfetamine (oppure una dose molto alta di cioccolata, che contiene feniletilamina)».
State parlando con il vostro amore e vi si azzera la salivazione? La colpa è delle ghiandole surrenali che rilasciano cortisolo (ormone dello stress i cui livelli si innalzano notevolmente in tutte le situazioni di allarme) che, interagendo con l’adrenalina, provoca i classici effetti dell’innamoramento: sudorazione, accelerazione del battito cardiaco e, appunto, bocca secca.
Qualcuno che vi piace vi stringe la mano e la sentite gelida come il marmo? È un ottimo segnale, potrebbe essere innamorato di voi. Come spiega lo psicofisiologo: «Se una persona è nelle prime fasi dell’innamoramento, il suo cuore batte più intensamente e ha necessità di un maggior afflusso di sangue. Quindi la circolazione è veicolata di più verso il cuore e ridotta provvisoriamente in zone come le mani, che diventano fredde».
Tutto questo romantico stress, naturalmente, non può durare per sempre perché l’organismo col tempo sviluppa assuefazione alle sostanze chimiche euforizzanti e poi perché è il cervello stesso che inizia a diminuire la produzione, tornando a livelli normali. Dopo un periodo che va dai sei mesi a un anno dunque, i sintomi diminuiscono ma il gioco si fa molto più serio: è nato un amore.
Entro 1 minuto
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Lo stomaco si contrae, aumenta la pressione
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Quando un uomo e una donna si guardano e si piacciono all’istante, lei si tocca i capelli o gioca con l’orecchino, inclina la testa, il suo stomaco si contrae leggermente. Lui sorride, cerca di farla ridere e ha un leggero aumento della pressione del sangue.
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Si vede in modo sfumato
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L’interesse verso l’altro provoca un allargamento della pupilla. Da quel momento l’occhio non vede più i tratti in modo preciso, ma sfumato. La dilatazione cattura subito e inconsciamente l’attenzione di chi ci sta davanti.
Dopo 5 mesi
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Ci si sente pieni di energia
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Siamo nel pieno della fase dell’innamoramento. Si sente poco il bisogno di dormire perché fra le diverse sostanze in circolo spicca la feniletilamina, neurotrasmettitore parente dell’anfetamina, fortemente stimolante ed energizzante.
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Arrivano le crisi di astinenza
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Il partner si deve assentare? Ecco che si provano tutti i sintomi di una crisi di astinenza: tristezza, crampi allo stomaco, confusione mentale, irritabilità.
Dopo 1 anno
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I livelli degli ormoni tornano normali
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I sintomi dell’innamoramento si trasformano, i livelli degli ormoni si assestano ai valori normali: la stretta allo stomaco si allenta, le mani non sudano più, la mente torna a ragionare più lucidamente. Le endorfine prodotte dallo stato di benessere promuovono quello che gli esperti chiamano “attaccamento”.
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Si prende peso
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Il benessere regalato dalla relazione può avere come conseguenza l’aumento di peso. Ormai siamo rassicurati dalla solidità del legame e a tavola ci lasciamo andare non più tormentati dai dubbi.